Nei due cantieri in questione, situati relativamente in Calabria nella provincia di Cosenza, si è utilizzata la tecnica del Micro-tunneling, ovvero quella tecnica che consiste nel far avanzare delle tubazioni rigide (conci in cls armato vibrato), tramite una spinta che avviene attraverso 4 pistoni idraulici.
La spinta nei due casi in oggetto, è stata controllata per tutta la durata della perforazione da un operatore, che all’interno di un container cabina comando ha gestito le fasi di scavo a piena sezione.
Entrambe le perforazioni, in un arco temporale diverso l’una dall’altra, sono state eseguite tramite una fresa TBM (Tunnel Boring machine) dal punto di spinta (pozzo di spinta) al punto di uscita (pozzo di arrivo).

Nel primo microtunnel denominato “Pagliaro” l’area cantieristica era situata nella zona industriale nel paese di Trebisacce ed il profilo dell’opera era caratterizzato da uno sviluppo lineare di circa 590 mt, che con una copertura dal piano campagna all’asse del tunnel variava da un minimo di 7.50mt ad un massimo di 64.50mt, il quale attraversava un corpo di frana.

Nel secondo caso invece, il microtunnel “Schiavi” era situato in una zona per lo più collinare accessibile da Località Piana della Torre nel territorio comunale di Albidona.
Il cantiere si presentava con una vista sul golfo di Taranto, ed anche in questo caso, con un profilo dell’opera caratterizzato da uno sviluppo lineare di circa 360 mt, si attraversava un dosso collinare.