Fondazioni e opere speciali nel sottosuolo
1130 – Roma Metro – Linea B1, Stazione Annibaliano
Lavori:
Linea B1 -Stazione Annibaliano. Esecuzione diaframmi perimetrali e tappo di fondo in jet grouting.
Ente:
RI.MA.T.I. Soc . consortile a.r.l l. – Roma
Periodo di esecuzione:
Febbraio 2006 -Novembre 2007
Importo Lavori:
€ 7.200.000,00
Descrizione
L’intervento in oggetto ha avuto come scopo la costruzione delle pareti perimetrali e dei setti portanti centrali della stazione metropolitana di piazza Annibaliano a Roma, nonché il tappo di fondo in jet grouting per il contenimento delle sottospinte idrauliche.
Si sono realizzati scavo e getto di diaframmi della profondità media di 44,00 ml e spessore di 1,20 e 0,80 ml. La presenza di falda a –7,50 ml dal piano campagna ha richiesto l’impiego di tecniche in grado di offrire un’adeguata garanzia di tenuta idraulica.
L’opera si è realizzata, infatti, mediante l’impiego di un’idrofresa in grado di attraversare agevolmente gli strati gli strati superiori di materiale limoso e limo argilloso (primi 25 ml) sia il sottostante ammasso di ghiaie a tratti cementate che si spinge fino alla quota di imposta dei pannelli stessi. La possibilità di fresare, durante l’esecuzione dei diaframmi secondari, i circa 15 cm dei pannelli primari già realizzati permette di ottenere, tra i diaframmi, interfacce regolari e scevre da impurità atte a garantire le condizioni di aderenza del cls e di continuità dei getti necessari al raggiungimento della tenuta idraulica prevista.
L’impiego di un idoneo impianto per la dissabbiazione e purificazione dei fanghi di perforazione ha, inoltre, garantito un veloce ed agevole smaltimento del materiale di scavo nonché un efficace trattamento dei fanghi bentonitici mantenendoli a lungo attivi ed in grado di adempiere alle funzioni di stabilizzazione del terreno e smarino del materiale fresato. La realizzazione del tappo di fondo, posto a circa – 30,00 ml dal piano campagna e spinto alla quota di – 45,00 ha invece comportato l’utilizzo di attrezzature in grado di raggiungere dette profondità mediante un caricamento automatico delle aste e, nel caso di una delle tre sonde impiegate, con l’utilizzo di un “must” di oltre 53 ml per operare efficacemente senza soluzione di continuità.
La tecnica impiegata è quella del jet bifluido (miscela e aria) per l’ottenimento di colonne consolidate di 1500 mm di diametro. Il tappo di fondo è realizzato in terreni misti con stratigrafie pari a quelle già indicate precedentemente per l’idrofresa.