Ireneo Dud Vocational Training Center
Il Centro Ireneo Dud è situato a Bahrgel, un villaggio rurale di circa 1000 abitanti nella Contea di Cueibet, nello Stato dei Laghi in Sud Sudan. Si tratta di una scuola gestita direttamente da Sudin Onlus in collaborazione con la diocesi di Rumbek attraverso l’Ireneo Dud Foundation, un organismo locale completamente governato e controllato da Sudin. L’intero istituto sorge su un terreno di circa 500 ettari, donato dal governo locale nel 2006.
Sudin ha collaborato con il neo costituito Ministero per l’istruzione locale al fine di strutturare il piano di studi per le scuole professionali, che precedentemente non esisteva. In questo contesto è stato fondamentale il contributo dei professionisti e dei tecnici dell’impresa coinvolti nel progetto.
Il centro si è poi organizzato per fornire anche corsi di formazione permanente. Le guerre civili che hanno martoriato queste terre le hanno lasciate sprovviste di tutto. Non c’è alfabetizzazione e mancano le conoscenze delle misure igienico-sanitarie di base. Per rispondere a queste e altre esigenze essenziali, all’interno del centro, sono stati sviluppati diversi corsi diretti alla popolazione locale:
- un corso di inglese;
- un corso di igiene di base;
- corsi di parenting support.
Il Centro di formazione professionale è frequentato da un centinaio di ragazzi, di cui almeno una quarantina sono ragazze.
Dall’inizio del progetto, hanno frequentato la scuola oltre 500 ragazzi, 250 dei quali si sono già diplomati. Più 300 donne hanno frequentato i corsi di base e di agricoltura. Oltre 600 famiglie hanno potuto seguire corsi di orticoltura, di igiene di base, di formazione sulla nutrizione e di parenting support.
Attualmente nel Centro lavorano 9 temporary workers, tutti locali, di cui 3 donne, e 18 permanent workers. I lavoratori svolgono principalmente mansioni di mantenimento e ampliamento del Centro e della Scuola e sono responsabili della cucina.
È importante sottolineare come il Centro, oltre alla funzione di formazione, funga anche come punto di riferimento per un vasto territorio. Esso infatti dispone di un piccolo dispensario (seguito da un volontario italiano) dove si presta il primo soccorso alla comunità ed è diventato un luogo di rifugio per le popolazioni locali, soprattutto nei momenti in cui la violenza esplode e la sicurezza delle persone è fortemente in pericolo. Tuttavia, esso rappresenta anche un sito ludico-ricreativo, poiché la disponibilità di corrente elettrica permette, per esempio, la proiezione di film una volta a settimana.
Azienda agricola sostenibile
Poiché l’autosostenibilità è stata fin dall’origine uno dei capisaldi del progetto, sono stati avviati fin da subito vari sistemi di autofinanziamento, tra cui il progetto agricolo.
Nella contea di Cueibet, l’attività agricola dalla popolazione viene svolta con tecniche poco produttive e gli alimenti provenienti da Kenya e Uganda, che costituiscono gran parte dell’alimentazione, diventano sempre più difficili da importare a causa delle condizioni stradali e dei conflitti etnici, che aumentano di molto il prezzo già inaccessibile per molte delle famiglie sudanesi. Il progetto azienda agricola sostenibile mira a migliorare l’autosufficienza alimentare della comunità di Barghel.
Tra le attività condotte per raggiungere questo obiettivo, rientrano:
– attivazione e continuità di partnership con FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) e WFP (World Food Program) per la distribuzione di sementi ed input agricoli;
– formazione per il miglioramento delle tecniche agricole;
– preparazione dei terreni per la coltivazione;
– distribuzione di strumenti e materiali agricoli;
– costruzione di pozzi per il miglioramento dell’irrigazione dei campi agricoli.
All’interno della scuola, è stato inserito permanentemente all’interno del piano di studi un corso annuale di pratica agricola. Le esercitazioni si svolgono nell’orto dimostrativo presso il centro.
Nell’orto di cui dispone il Centro si coltivano frutta e verdura per gli studenti, gli insegnanti, i volontari e i lavoratori.
Il Centro fornisce inoltre un servizio a pagamento di macinatura dei cereali (sorgo e mais) con l’obiettivo di generare proventi per la scuola e di aiutare la comunità locale.
Perché il complesso sia indipendente anche dal punto di visto energetico, stati installati pannelli solari e un impianto fotovoltaico da 40 kWh che consente la completa autonomia energetica alla scuola, nonché il funzionamento del nuovo sistema di irrigazione per l’orto e il seminativo, realizzato da I.CO.P.
I.CO.P. South Sudan branch
L’Associazione Sudin Onlus non sarebbe stata in grado di sostenere, da sola, un progetto di tale complessità in un’area tanto problematica. Pur con la ferma convinzione che l’obiettivo del progetto debba essere quello di istituire una scuola e una struttura che possano autofinanziarsi, I.CO.P. ha deciso di intervenire per garantire la continuità di questa esperienza finché l’obiettivo non potrà dirsi raggiunto, integrando finanziariamente le risorse necessarie al mantenimento dell’IDF.
Per reperire risorse per la scuola e per poter contribuire con i mezzi più idonei, I.CO.P. ha fondato una propria branch sud sudanese dalle finalità no profit.
L’aspetto peculiare del progetto è il modo nuovo in cui un’azienda profit si propone come incubatrice di impresa sociale: eseguendo i lavori, da un lato forma personale qualificato, dall’altro devolve interamente i profitti all’IDF. Gli utili derivanti dalle opere realizzate vengono infatti destinate all’IDF, che rimane il principale partner di I.CO.P. in Sud Sudan, specialmente in termini di preparazione di personale qualificato.
Per garantire la prosecuzione del progetto, I.CO.P. assicura la presenza di personale, oltre che i necessari mezzi, le attrezzature e le materie prime; almeno una volta all’anno spedisce materiale dall’Italia, in particolare alimenti, ricambi e materiale d’opera per la realizzazione dei pozzi.
La branch opera partecipando a gare e predisponendo offerte per poter realizzare in loco lavori da realizzare mediante la collaborazione tra il proprio personale e i giovani lavoratori educati nel Centro di formazione professionale. Per la realizzazione di tali lavori vengono coinvolti anche altri lavoratori locali, di modo che le seppur ridotte risorse lavorative possano integrarsi in tutti i progetti.
I.CO.P. si fa carico di tutto il processo di costruzione, in particolare:
- si occupa della procedura di gara;
- prepara le offerte;
- si prende cura di aspetti progettuali e tecnici;
- acquisisce tutti i materiali necessari, macchine e attrezzature;
- seleziona il personale;
- organizza i luoghi di lavoro;
- se necessario, fornisce supporto alle attività con ingegneri e tecnici italiani;
- coinvolge le comunità locali il più possibile.
Tra i valori lavori che esegue, la branch si occupa di:
- perforazione e costruzione di pozzi d’acqua (nell’ex Lakes State sono stati perforati circa 50 pozzi per poter attingere l’acqua potabile);
- costruzione di piccole strutture murarie che garantisce alla scuola importanti mezzi di sostentamento;
- lavori di bonifica, canalizzazione e movimenti terra.
Ad oggi sono stati realizzati un reparto ospedaliero di neonatologia dell’ospedale statale di Rumbek, per conto di UNOPS, e aule e servizi a Cueibet ad uso dei profughi, per conto di UNICEF: ammontanti a un valore complessivo superiore al milione di euro, tali opere hanno garantito il finanziamento della scuola per oltre 150.000,00 euro.
Nel 2018 I.CO.P. ha partecipato al primo bando promosso da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) rivolto a imprese profit, ottenendo un finanziamento al progetto “Social Business for South Sudan: supporto all’imprenditorialità in Sud Sudan, dall’emergenza umanitaria allo sviluppo umano e sociale”. Il costo complessivo dell’iniziativa ammessa al finanziamento ammonta a € 400.000,00. I.CO.P. interverrà con oltre 250 mila euro e la quota restante sarà finanziata dall’AICS.
L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare delle attività di una impresa sociale con il coinvolgimento di personale locale a supporto del processo di sviluppo economico, sociale e culturale. Inoltre, mira al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione dell’area, con particolare attenzione agli impatti sociali sui soggetti più vulnerabili.
Progetto per le donne
Oltre alla formazione e all’imprenditorialità, si punta anche ad una sensibilizzazione di entrambi i sessi, che favorisca l’emancipazione della donna e la valorizzazione del suo lavoro.
Le caratteristiche culturali e sociali della popolazione vedono il gruppo etnico prevalente dei Dinka poligamo, un uomo ha più di una moglie e un grande numero di figli di cui non sempre si prende cura. Il capo famiglia lascia che la madre, da sola, si faccia carico della crescita dei suoi figli e del loro mantenimento e conduce gli animali al pascolo. Le donne vivono per la maggior parte del tempo senza la presenza del marito, senza alcun supporto economico e di conseguenza, sono esposte a un maggiore insicurezza alimentare che ha ripercussioni dirette sulla loro salute e su quella dei loro figli.
I.CO.P. mira ad aprire nuove opportunità alle donne, sia di formazione che lavorative. La scuola è aperta alla formazione delle donne e ad essere vengono offerti corsi di formazione di base e di agricoltura e opportunità lavorative.
Riconoscimenti
Per i suoi progetti in Sud Sudan, nel 2017 I.CO.P. si è aggiudicata uno degli otto premi Sodalitas, gli Oscar italiani della sostenibilità, e in particolare il primo premio nella categoria “Comunità, territorio e qualità della vita”.