PALI SECANTI
I pali secanti sono elementi in calcestruzzo armato realizzati in una sequenza di primari e secondari, al fine di creare una struttura di contenimento. La loro esecuzione avviene per fasi, la cui primaria attività consiste nella costruzione di una correa di guida in cemento armato a conformazione compenetrata, per individuare la corretta posizione dei pali e garantire la buona compenetrazione iniziale tra primari e secondari.
Si prosegue con la perforazione dei pali “primari” con utilizzo di testa rotary principale a rotazione destrorsa e contemporaneo approfondimento di un tubo di rivestimento “rotoinfisso”. Il tubo di rivestimento ha alla sua base una scarpa tagliente realizzata in acciaio speciale in cui sono inserite delle placche di materiale duro (widia) che hanno lo scopo di rendere possibile l’attraversamento anche di blocchi, trovanti e calcestruzzo non armato.
Terminata la perforazione e pulito adeguatamente il fondo del foro si procede alla posa in opera delle gabbie d’armatura che, normalmente, sono fornite in pezzi da 12 – 14 metri ed accoppiate in opera con punti di saldatura sulle barre longitudinali o morsetti metallici.
Alla posa delle gabbie segue il getto del calcestruzzo, effettuato con idoneo tubo convogliatore e mantenuto sempre immerso almeno 2 metri, procedendo progressivamente alla rimozione del tubo di rivestimento.
Le attrezzature più moderne sono dotate di una serie completa di strumenti in grado di monitorare costantemente tutte le fasi di esecuzione, misurando le caratteristiche principali del processo di realizzazione dei pali: profondità di scavo, spinta, coppia, tempo di scavo.
La strumentazione dà all’operatore la possibilità di controllare costantemente la costruzione del palo e può essere collegata elettronicamente ad un registratore di dati che fornisce tra l’altro: nome del progetto; numero del palo; data; tempo di costruzione; diametro del palo.
Dopo aver eseguito una serie di pali primari e, comunque, trascorse almeno 24 h dal getto degli stessi (necessarie per la maturazione del calcestruzzo) si esegue il palo “secondario”. Il progetto potrà prescrivere, a seconda delle necessità statiche ed idrauliche, compenetrazioni fra i pali più o meno accentuate.